Risveglio, il giorno dopo Nadine Zara 1 Febbraio 2017

Risveglio, il giorno dopo

Domanda:

Ciao, fino a pochi anni fa ho vissuto in uno stato di tristezza e depressione, non sapendo cosa vuol dire vivere veramente, ma dopo un momento magico si è aperto tutto. Volevo arrivare alla radice dei miei problemi e risolverli. Dopo una breve ricerca ho capito che la sofferenza che percepivo era data da una percezione “sbagliata” del mondo, della realtà e di me stesso. Dopo un po’ ho avuto la mia risposta, ho scoperto chi sono veramente e che non ci sono problemi o meglio ho visto l’illusione della paura. La mia ricerca si è fermata. Ho capito che non c’era nulla da cercare, nulla da scoprire e che nulla mi poteva “toccare”. Ho vissuto in uno stato di beatitudine per qualche settimana o mese… La mia mente si è acquietata, ero cosciente di me stesso, ero cosciente della coscienza, ed ero io.
Un fiume di comprensioni accadevano e tante realizzazioni nascevano da me, ero la fonte di tutto questo. Ho capito che qualcosa di meraviglioso era successo… Ma non mi ero mai immaginato che da quel momento la vita sarebbe cambiata totalmente. Si sono “sistemate” tante cose ma sono nate altre mille domande e desideri. Sono nati altri conflitti. Ora arriva la parte più difficile perché sento molta confusione mentale, indecisione e insicurezza. “Il problema” e che vorrei ritornare in quel stato li… Mentalmente detto. 

Tour Autunnalecon Shakti Caterina Maggi

Ho iniziato con la meditazione ma subito mi sono accorto che la vita è meditazione o che la meditazione non esiste. Sembra che sia peggiorato tutto, sono diventato “mentale” nel mio approccio.
Tutto quello che è successo precedentemente è diventato un ricordo e sento che da una parte mi sto allontano da quello che sono e da un’altra sento che non mi posso allontanare da me stesso. Sento tanta difficoltà a passare dalla ricerca all’esperienza e non so come fare il passo. Ci sono tante cose di cui me ne accorgo ma trovo difficoltà ad abbandonarle, ci sono tanti “devo fare cosi”, “devo essere cosi” “devo” e “dovrei”… E nello stesso tempo so che non esiste un modo in cui una cosa deve essere in un certo modo… Che casino.. Ti avevo sentito parlare in un video in cui dicevi che il mestiere piu difficile è quello del ricercatore spirituale perché alla fine non c’é nulla da trovare. Non so se trovi normale ma in realtà non so nemmeno cosa ti voglio chiedere, non so… Forse hai qualche consiglio da darmi, oppure no… Avrei bisogno di un aiuto.

Grazie
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Ciao,

Grazie per le tue parole davvero sincere. In realta non c’è nulla che tu debba fare per tornare “li”, semplicemente perche “li” non è da un’altra parte in attesa che “tu” ci torni. Questa idea è parte dell’illusione della ricerca. Sono anni che condivido questo messaggio e non mi è mai capitato di incontrare nessun caso in cui quando avviene il primo risveglio, il senso del me e della ricerca non torni. Direi che + quasi inevitabile.

Quando l’attenzione ricade su se stessa tutto diventa improvvisamente chiaro: i dubbi di una vita, nevrosi, etc… spariscono. Una chiarezza senza confini dove ogni domanda è subito seguita da una risposta. Poi il senso del “me” , dato che non appartiene a un qualcuno, torna. E nel tornare si forma un nuovo tipo di identità, quella del qualcuno a cui è accaduto qualcosa. Quello o quella che si sono risvegliati, che hanno “visto”, quelli ch…. E giù una trafila di idee che la mente ha sul risveglio o illuminazione, di condizioni a cui si deve tenere di conto come se questo vedere fosse accaduto ad un qualcuno che da quel momento in poi non deve cedere a nulla, o che dovrà vivere in perenne stato di perpetua felicità. Una vera faticaccia, quasi quasi era piu facile essere un ricercatore senza speranza. Credimi, c’era un periodo in cui tutto questo è stato vero anche qui, quindi non c’è nulla di cui vergognarsi. Il fatto è che quando questo vedere accade lo fa e basta non perché quello che immagini di essere, il me, se lo sia meritato.

Accade per sfinimento o innamoramento dico sempre, una delle due. Ma accade. E quando accade ti accorgi che era SEMPRE vero di te quindi non c’è mai un momento in cui tu non sia questo vedere. Non c’è mai un momento in cui tu non sia Consapevolezza. Solo che adesso la Consapevolezza è identificata con altre idee, idee sul risveglio o di come tornare al risveglio. Non cercare di fare nulla. Considera questa storia come una storia d’amore, però con te stesso, con il tuo vero Sé. Quando sei innamorato di qualcuno non fai nulla per innamorarti, accade. La tua attenzione cade su quella persona e piano piano tutti i tuoi interessi e pensieri e sensazioni si spostano su di lei o su di lui. Il centro di gravità dell’Universo si sposta e se prima mangiare e bere sembravano cose importanti adesso l’Amato o l’Amata lo sono. Ecco, è un po’ così solo che sei TU, Consapevolezza che piano piano seduce l’attenzione che si sposta dagli oggetti della mente, i pensieri e le sensazioni, e si innamora di sé. Il me, la ricerca perdono di importanza.

A volte accade con un processo “negativo”, per sfinimento. L’attenzione torna su se stessa perché le strategie dell’ego per tornare “li’” sono cosi fallimentari che si getta la spugna. E quando accade eccoti QUI non lì, eccoti a casa, dove eri sempre stato. Del resto dove altro volevi essere? Vedi, la ricerca non finisce perché si sia trovato qualcosa, ma perché si realizza che quello che si andava cercando era ciò che testimoniava la ricerca. Se ti trovi a testimoniare la mente che cerca di tornare alla ribalta, allora lascia che sia cosi, lascia che la mente torni sapendo che da dove la testimoni tu sei già oltre. In questo modo sarai come al cinema: lo show della mente va avanti ma tu ne sei solo lo spettatore.

Non esiste un modo in cui tu dovresti essere perché tu, per quello che pensi di essere, non esisti se non come personaggio di fantasia. Vederlo è autentica liberazione perché significa che in qualunque modo tu appaia come corpo mente è il modo in cui quel personaggio è creato con tutte le sue apparenti debolezze e forze. TU sei già oltre sia il corpo che la mente, essi appaiono come parte di una unica manifestazione accanto a tutte le altre forme per rappresentare la tua stessa coscienza, la Coscienza Divina. Quindi non c’è modo o maniera che quel personaggio che pensi interpretare possa essere diverso da come è perché esso è solo parte di una Unica Azione che si crea a partire dal tuo vero Io, Consapevolezza Vuota.

Come in un sogno tu sei tutti i personaggi e essi rispondono ai movimenti sottili del tuo essere tutto il mondo appare in Te e non tu nel mondo. Quello che chiami il tuo corpo mente appare come gli altri nella TUA Coscienza, È TE, tutto è UNO. Quindi se tutto è te quale personaggio in particilare vuoi illuminare? Quale personaggio in particolare NON è illuminato? Tutto questo appare improvvisamente assurdo quando cogli che non hai bisogno di risvegliarti a livello “personale”, solo vedere che sei già ciò che cerchi. E da questo vedere qualcosa si rilassa e tu e quei problemi immaginari si dissolvono in quel rilassamento.

Un caro saluto,
Shakti

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