La morte è tornare nel Silenzio Nadine Zara 31 Ottobre 2018

La morte è tornare nel Silenzio

Dove vanno le persone che muoiono? Nel silenzio. Loro sono quello stesso silenzio che guarda attraverso i tuoi occhi. 
 
Questi corpi, queste forme, sono vibrazioni del silenzio, del tuo stesso essere. Questi corpi, queste forme, sono una delle tante espressioni di te, ma la natura profonda di ciò che sta dietro queste forme é silenzio e il silenzio non va da nessuna parte.
Tour Autunnalecon Shakti Caterina Maggi

Ogni persona che muore non va quindi in realtà da nessuna parte. L’esperienza – da parte della Coscienza – di essere quella persona è finita, ma ciò che quella forma DAVVERO era, è qui e sei tu. 

La stessa cosa vale per il momento di riconoscimento di ciò che siamo. Nel radicarsi completamente in questo riconoscimento quello che accade è che questa esperienza finisce e si dissolve in qualcosa che è una non-esperienza.

In altre parole il riconoscimento di quello che siamo è un’esperienza ma in che cosa si stempera, in che cosa si fonde? In niente. Solo che la mente non può dare valore al niente, perché la mente è un oggetto, è qualcosa, e quindi la mente cercherà solo esperienze.

Il Silenzio che sei può testimoniare la mente, può testimoniare l’esperienza di questi corpi che vanno e vengono. Quando questa esperienza di riconoscimento di ciò che sei accade, si resta presenti a ciò IN CUI è accaduta, che è Silenzio, Consapevolezza

Se non fosse così sarebbe come qualcuno che si é goduto il tranquillizzarsi di un piccolo stagnetto così che le onde, le increspature diventano più piccole ma poi si rimescola l’acqua perché ti piace il loro calmarsi. Bisogna imparare ad apprezzare il vuoto, il Silenzio e vedere quel vuoto come il fondamento di ogni esperienza.

Ogni persona che è morta si dissolve in questo vuoto, quindi se lo trovi dentro di te troverai anche ogni persona che hai amato e se ne è andata, troverai in te tutta l’umanità. 

Questo non significa che da questo spazio non si sperimenti il senso di lutto e di perdita, almeno per un certo periodo di tempo, soprattutto se si amavano quelle esperienze. 

Si incontrerà a quel punto la qualità opposta di quel godere la presenza di qualcuno, dato che la manifestazione é sempre duale, sebbene la realtà è una.

Quindi tanto quanto hai apprezzato e amato la persona che è venuta a mancare, tanto farai anche esperienza di un lutto nei suoi confronti, di un dispiacere e poi ti acquieterai in quel Silenzio e la ritroverai, più presente di prima, molto di più di quando pensavi che fosse separata da te.

Il senso di lutto sarà dunque una morte cosciente delle immagini che conservi di te stesso legate alla persona che è venuta a mancare. Il dissolversi cosciente della memoria di quella persona nel Silenzio, sarà anche il dissolversi di parte della tua identità egoica nel Silenzio dell’Essere. Le memorie del tempo si dissolveranno nel momento Eterno. 

Questo è l’Eterno Riposo che auguriamo a chi è venuto a mancare.

Da questo spazio potrai aiutare quelli che piangono ancora quella persona. Un aiuto che non accadrà per forza con delle parole, ma nell’accogliere il dolore di chi piange nel tuo cuore. Non serve che gli spieghi niente, accogli ogni cosa nel tuo Cuore.

Shakti Caterina Maggi

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